
martedì 27 novembre 2012
TM MX 85 2013
At the EICMA Show 2012 TM RACING has presented a new model MX 85
All'Eicma la TM Racing ha presentato il nuovo modello MX 85
In this photo,near of the new motorcycle,Cesare Tintori and Arnaldo Querci confirm the old datet cooperation
Cesare Tintori e Arnaldo Querci confermano una storica collaborazione fra Frentubo e Tm Racing
All'Eicma la TM Racing ha presentato il nuovo modello MX 85
In this photo,near of the new motorcycle,Cesare Tintori and Arnaldo Querci confirm the old datet cooperation
Cesare Tintori e Arnaldo Querci confermano una storica collaborazione fra Frentubo e Tm Racing
sabato 24 novembre 2012
Piccoli ma GRANDI! Team UFO in evidenza
Milano. I piloti del Team KTM UFO
Corse Maglia Azzurra si sono fatti onore nelle gare di chiusura degli
Internazionali d'Italia Supercross disputate sul circuito realizzato all'interno
dell'EICMA. Grazie alla vittoria della manche di qualificazione e di quella
ufficiale Filippo Zonta si è laureato campione italiano della classe 85. Ottima
anche la prestazione di Gabriele Oteri, salito sul podio con un meritato terzo
posto nella classifica di campionato. Questi due giovanissimi piloti si sono
cimentati con successo anche il giorno seguente nella gara di chiusura del
campionato europeo 85 che li ha visti al loro debutto: Zonta è arrivato secondo
nella gara di qualificazione e ha vinto la gara ufficiale, Oteri si è invece
piazzato quarto in qualifica e settimo in gara. Successo anche per Davide
Bonini, anch'egli del Team KTM UFO Corse Maglia Azzurra, che si è fregiato del
titolo di campione SX degli Internazionali d'Italia 125 chiudendo la stagione
con l'impeccabile gara di Milano che lo ha visto vincitore sia nella qualifica
che in gara.
STRONG FINISH FOR THE RIDERS
OF THE MAGLIA AZZURRA
Milan (Italy). The riders of Team KTM UFO Corse
Maglia Azzurra made themselves proud in the season ending race of the
Internazionali d'Italia Supercross, held on the circuit created at the 2012
EICMA. By winning the qulifying race as well as the official race, Fillipo Zonta
was crowned the italian champion in the 85cc class. Optimal performance also by
Gabriele Oteri, with a 3rd place finish. These two young pilots cemented their
success also the next day in the closing race, the European 85cc championship,
in which they both debuted. Zonta finishing 2nd in the qualifying and 1st in the
official race, and Oteri 4th on qualifying and seventh overall. Success also for
Davide Bonini, also from Team KTM UFO Corse Maglia Azzurra ,who won the SX
champions title in the 125cc of the Internazionali d'Italia, which saw him close
the season in Milan by winning the qualifying and official races.
Samuele Bernardini del Team KTM Federazione
Motociclistica Italiana UFO Corse ha chiuso la sua stagione nel Campionato
europeo SX2 terminando al posto d'onore dietro il francese Teillet, campione
europeo già dalla gara precedente. Il diciassettenne ha quindi conquistato la
più alta posizione disponibile piazzandosi secondo in qualifica e tagliando il
traguardo al primo posto nella finale dopo un lungo testa a testa con il
francese Berthome. Il giorno precedente Samuele, in preparazione della sua gara
si era schierato al via degli Internazionali d'Italia mettendosi in luce
vincendo la qualifica e finendo secondo nella classifica di giornata.
In chiusura della stagione la Federazione
Motociclistica Italiana ha testimoniato la propria soddisfazione per i
prestigiosi risultati conquistati dai suoi giovanissimi portacolori,
ringraziando tutti coloro che hanno collaborando al progetto Maglia Azzurra ad
iniziare dalle famiglie di tutti i piloti.
Samuele Bernardini of Team KTM Federazione
Motociclistica Italiana UFO Corse finished the season in the European SX2
Championship behind frenchman Teillet, who had won the European championship
the previous race. The seventeen year old couldn't have done any better,
finishing 2nd in the qualifying and winning the official race after a long neck
and neck battle with frenchman Berthome. The previous day, Samuele, in
preparation for his race, entered the Internazionali d'Italia, spotlighting
himself, winning the qualifier and finishing second in daily ranking.
In finishing the season the Federazione
Motociclistica Italiana stated that they were satisfied with the results,
especially of their young pilots, thanking everyone that collaborated in the
project Maglia Azzurra, expecially all the families of the young
riders.
giovedì 8 novembre 2012
mercoledì 17 ottobre 2012
Fabrizio Lai secondo a Vallelunga
Fabrizio
lai del team Althea Racing by Echo conquista il secondo posto a
Vallelunga nell’ultima gara Superbike del CIV
Vallelunga,
14 ottobre 2012: Ultimo atto del CIV 2012. Una giornata stupenda fa
da cornice all’atto finale del CIV 2012 categoria Superbike.
Fabrizio
parte in testa e nel primo giro guadagna metri preziosi, poi Baiocco
si porta su di lui e lo supera mentre Clementi e Castellarin
battagliano per le altre posizioni. Poche tornate e le posizioni del
terzetto di testa si consolidano mentre Fabrizio trova un buon passo
di gara. I primi tre sono raccolti in un secondo e viaggiano sugli
stessi tempi. Al settimo giro Baiocco fa un errore e Fabrizio e
Clementi ne approfittano, sopravanzandolo. Ora in testa c’è
Clementi, e il pilota Althea Echo lo tallona e ingaggia un duello
avvincente. Undicesimo giro; Baiocco raggiunge il duo di testa e lo
supera di slancio. Poi, Fabrizio opera un sorpasso entusiasmante ai
danni di Clementi, e si porta alle spalle di Baiocco, senza riuscire
però a superarlo. Un’altra bellissima prestazione del nostro
pilota gommato Michelin che conferma i progressi ricercati durante
tutta la stagione. E che ancora una volta ci ha regalato forti
emozioni.
La
Classifica finale: 1. Baiocco (Ducati) 30’05’’790 – 2.
FABRIZIO LAI (Ducati) 30’06’’139 – 3. Clementi (BMW)
30’13’’659 – 4. Nannelli (Ducati) 30’23’’943 – 5.
Castellarin (BMW) 30’29’’103
mercoledì 26 settembre 2012
Staring vince in Portogallo
Grande vittoria per Staring del Team Pedercini (il suo terzo successo in stagione).
Grande duello con il francese Barrier;resta una speranza ancora di vincere il mondiale (-22 dalla vetta)
domenica 23 settembre 2012
Checa sul podio in gara 1 / CHECA RETURNS TO THE PODIUM IN RACE 1 AT PORTIMAO THIS AFTERNOON
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domenica 16 settembre 2012
martedì 11 settembre 2012
Frentubo KIT TIPO 6 tubi freno per trial / Type 6 Frentubo Trial brakelines
Type 6 hose kit has been created for the use on TRIAL MOTORCYCLES.
The major advantages of these kits are:
- extremely reduced weight
- reduced volumetric expansion.
Type 6 hose kit is made with carbon fiber braiding plastic covered and has the following technical characteristics:
- Internal diameter 2.5mm
- External diameter 5.5 mm
- Minimum bending radius: 15 mm.
- Weight (only hose) 15 g./metro
- Minimum bursting pressure 1000 bar
- Black aluminium alloy fittings
These kits have to be used off-road.
THEY ARE NOT APPROVED FOR ROAD DRIVING.
We have created special p/n for these kits, since they include both the brake hoses AND the clutch line.
p/n 400100-6 Beta Evo
p/n 510100-6 Bultaco/Sherco 290 ( weight of the kit including bolts: 106 gr.)
p/n .220100-6 Gas Gas Pro 280
p/n 240100-6 Montesa 4T ( weight of the kit including bolts: 100 gr.)
The photo illustrates kit p/n 240100-6
IL kit tipo 6 frentubo nasce
per l'utilizzo sulle moto da trial.Peso contenutissimo e bassa espansione Volumetrica le sue
maggiori doti.
Trecciatura in fibra Carbotech con rivestimento plastico.
- Diametro interno 2.5mm- Inner tube
- Diametro esterno 5.5 mm- outside diam.
- Raggio minimo di curvatura 15 mm.-Min.radius of curvature mm.
- Peso (solo tubo) 15 g./metro- weight
- Pressione di scoppio 1000 bar - Min.burstin pressure
- Raccordi in lega di alluminio anodizzati neri - alluminim black fitting
Queste tubazioni sono per l'utilizzo in fuoristrada e non sono omologate su strada.
Sono state inserite apposite codifiche perche' questi kit includono sia le tubazioni freno sia il tubo frizione.
cod. 400100-6 Beta Evo
cod. 510100-6 Bultaco/Sherco 290 ( peso del kit inclusi i bulloni 106 grammi)
cod.220100-6 Gas Gas Pro 280
cod.240100-6 Montesa 4T (peso del kit inclusi i bulloni 100 grammi)
Nell'immagine il kit 240100-6
domenica 9 settembre 2012
Gara 2 Davies prima vittoria;Checa sesto Giugliano settimo
Al via le Aprilia partono a razzo con Sykes al seguito. Laverty si mette alla testa della corsa con il solo pilota inglese della Kawasaki a separarlo da Biaggi. Melandri però non dorme e si posiziona subito dietro gli scarichi del romano. Max è del tutto intenzionato a fare il bis, ma la troppa foga lo tradisce. In staccata il Corsaro perde l’anteriore e finisce a terra, con la sua bella fidanzata Eleonora Pedron che si dispera ai box. Sorridono invece in BMW; Marco ha l’occasione di resettare la situazione dopo la caduta di Gara 1.
Biaggi tuttavia non si arrende e, aiutato dai commissari di gara, rimette in piedi l’RSV4 e riparte. La gara per lui ora è difficilissima. Melandri si trova davanti il solo Sykes, con dietro Chaz Davies a tenere alto il nome della Casa di Noale. Come in altre occasioni, Macho riesce a sbrigare la pratica verdona senza troppa difficoltà, e si mette in fuga verso la riconquista del primo posto del mondiale piloti. In BMW si pregustano la vittoria, ma non hanno fatto i conti con la buona stella di Biaggi, più splendente che mai sul cielo di Germania.
Nello stesso punto in cui il Corsaro era caduto, Marco finisce a terra. Rimessosi in piedi, il ravennate si da pugni sulle gambe: sa di avere perso un’occasione enorme.
Mentre Biaggi tenta una rimonta per riuscire a guadagnare più punti possibili su Macho, la davanti nasce un nuovo eroe. Davies si mette in testa il pensiero stupendo di portare lui l’Aprilia al successo. Passa la Kawa di Sykes, ormai del tutto inefficiente in staccata, e si da alla fuga. Nel contempo un gruppetto formato da Camier, Laverty e Rea si mettono alla caccia della verdona, per il secondo posto.
Sykes viene sorpassato da questi tre, ma il loro tentativo di raggiungere Davies è del tutto inutile. L’unica nota è che Laverty mette dietro Camier e fa sorridere l’Aprilia che può festeggiare un’ottima doppietta, con il suo alfiere (Biaggi) che riesce a trovare punti preziosi in una gara che sembrava più nera che mai.
realmoto.it
Gara-2
Biaggi tuttavia non si arrende e, aiutato dai commissari di gara, rimette in piedi l’RSV4 e riparte. La gara per lui ora è difficilissima. Melandri si trova davanti il solo Sykes, con dietro Chaz Davies a tenere alto il nome della Casa di Noale. Come in altre occasioni, Macho riesce a sbrigare la pratica verdona senza troppa difficoltà, e si mette in fuga verso la riconquista del primo posto del mondiale piloti. In BMW si pregustano la vittoria, ma non hanno fatto i conti con la buona stella di Biaggi, più splendente che mai sul cielo di Germania.
Nello stesso punto in cui il Corsaro era caduto, Marco finisce a terra. Rimessosi in piedi, il ravennate si da pugni sulle gambe: sa di avere perso un’occasione enorme.
Mentre Biaggi tenta una rimonta per riuscire a guadagnare più punti possibili su Macho, la davanti nasce un nuovo eroe. Davies si mette in testa il pensiero stupendo di portare lui l’Aprilia al successo. Passa la Kawa di Sykes, ormai del tutto inefficiente in staccata, e si da alla fuga. Nel contempo un gruppetto formato da Camier, Laverty e Rea si mettono alla caccia della verdona, per il secondo posto.
Sykes viene sorpassato da questi tre, ma il loro tentativo di raggiungere Davies è del tutto inutile. L’unica nota è che Laverty mette dietro Camier e fa sorridere l’Aprilia che può festeggiare un’ottima doppietta, con il suo alfiere (Biaggi) che riesce a trovare punti preziosi in una gara che sembrava più nera che mai.
realmoto.it
Gara-2
1. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 39'00.327
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39'03.349
3. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39'03.549
4. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39'06.032
5. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 39'07.631
6. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 39'07.868
7. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 39'15.036
8. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 39'20.109
9. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 39'20.252
10. Sylvain Guintoli (PATA Racing Team) Ducati 1098R 39'20.355
11. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 39'25.980
12. John Hopkins (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39'29.469
13. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39'29.906
14. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 39'36.417
15. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39'41.239
16. Lorenzo Lanzi (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 39'50.728
17. Norino Brignola (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 39'24.912
RT. Brett McCormick (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 30'18.544
RT. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 17'36.790
RT. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 15'34.320
RT. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 15'57.025
RT. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 12'11.662
Gara 1 Nurburgring . Bene Guintoli,Giuliano e Checa fuori
Cronaca di Gara
Non prendono il via Niccolò Canepa (frattura in sei punti di tibia e perone della gamba destra, già sotto i ferri al St.Josef Krankenhaus Hospital di Adenau) e David Salom (brutta botta alla testa, fermato dai medici dell’Ospedale di Coblenza), scatta dalla pole per la prima volta in questa stagione e da 17 round a questa parte Max Biaggi affiancato in prima fila da Tom Sykes, Marco Melandri ed Eugene Laverty, aprono la seconda Jonathan Rea e Carlos Checa dove Leon Camier, costretto a scattare dal fondo dello schieramento per un problema tecnico occorso alla propria Suzuki GSX-R 1000. Condizioni climatiche ottimali allo spegnimento del semaforo con Biaggi autore di un eccelente spunto al via, leader alla prima curva, non alla seconda dove Sykes sfrutta una traiettoria migliora e si presenta in testa su Biaggi, Checa, Laverty, Melandri, Giugliano e Rea, non Michel Fabrizio incappato in un rovinoso high-side in piena “Mercedes Arena”. La corsa prosegue con Sykes che prova a scappare, Checa che pressa Biaggi, ma è Melandri con un doppio-sorpasso alla staccata della prima curva a proporsi come primo avversario del “Corsaro” lasciandosi alle spalle Laverty e Checa.
Proprio Melandri in questo momento è l’oggetto del contendere in merito ad una presunta partenza anticipata: secondo le immagini parrebbe di sì, in realtà non è transitato sopra la fotocellula collocata nella propria piazzola di partenza. Resta così in gara uno degli attesi protagonisti proprio quando, nel corso del terzo giro, salutano la compagnia Carlos Checa (al primo tornantino) e Jonathan Rea (alla “Dunlop-Kurve”). Il Campione del Mondo in carica riuscirà a ripartire seppur ultimo e staccatissimo dalla testa della classifica dove Max Biaggi, con il nuovo giro record in 1’55″267, raggiunge Sykes tirandosi dietro anche Melandri. Prosegue la bagarre per il primato, altrettanto tra le Aprilia RSV4 di Davies e Laverty per il quarto posto (deciso sorpasso alla celebre variante “Veedol”), niente da fare invece per Davide Giugliano che incappa in una scivolata nel tentativo di recuperare terreno dalla sesta piazza.
Superato 1/4 della distanza di gara, si registra un clamoroso colpo di scena: Melandri, terzo ed in difficoltà nel tentativo di resistere al passo insostenibile di Sykes e Biaggi, arriva lungo all’infinito tornantino “Dunlop-Kehre” e vola a terra. Gara conclusa al quinto giro per il ravennate, si “riapre” il campionato con Biaggi virtualmente ad 1 punto e 1/2 dalla vetta della classifica, Sykes leader della corsa a -17.5 da Melandri. Per il penta-Campione del Mondo la missione è chiara: vincere per portarsi a +6.5 in classifica, per questo ci prova subito nel corso del 7° giro su Sykes alla staccata del tornantino in fondo al rettilineo dei box, ma per il momento è costretto a desistere. Un proposito di sorpasso rimandato soltanto all’undicesimo giro quando il “Corsaro” ripete la manovra e, questa volta sì, riesce nell’intento di portarsi al comando. In men che non si dica Biaggi guadagna un discreto margine nei confronti di Sykes, ora con la gomma più morbida messa a disposizione della Pirelli (la “A”) costretto a difendersi dal ritorno delle altre due RSV4 di Laverty e Davies con un passo-gara addirittura 1″ più veloce.
Prevedibilmente il riaggancio arriva a 6 tornate dal termine con i due britannici (uno irlandese, l’altro gallese) con una semplicità estrema in grado di portarsi in seconda e terza posizione a completare un podio “virtuale” tutto Aprilia. Nel frattempo la regia indugia su Carlos Checa, ora 13esimo in rimonta dopo la scivolata lasciandosi alle spalle nell’ordine John Hopkins, Lorenzo Lanzi, Brett McCormick e la superstite Kawasaki Pedercini di Alexander Lundh. Con il podio ormai definito e Sykes quarto in solitaria, per il quinto posto Leon Camier, scattato dal fondo dello schieramento, sfrutta l’uscita di scena di Loris Baz, KO per un rovinoso volo all’ex “Valvoline-Kurve” salutando la compagnia a tre giri dal termine. Si va così verso l’epilogo finale con Max Biaggi che torna alla vittoria ed in testa al mondiale, Eugene Laverty è secondo a precedere Chaz Davies con Tom Sykes ed i rimontanti Leon Camier e Sylvain Guintoli a seguire. Tra gli italiani Lorenzo Zanetti è ottavo a precedere Ayrton Badovini, a punti Lorenzo Lanzi (14°), chiude 17° Norino Brignola mentre proprio all’ultima curva Checa sfiora il contatto con Berger ritrovandosi dodicesimo all’esposizione della bandiera a scacchi.
eni FIM Superbike World Championship 2012
Nurburgring, Classifica Gara 1
01- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 20 giri in 38’52.751
02- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 3.027
03- Chaz Davies – ParkinGO MTC Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 3.127
04- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 12.306
05- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 14.131
06- Sylvain Guintoli – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 19.523
07- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 27.017
08- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 33.116
09- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 34.937
10- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 39.132
11- Maxime Berger – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 41.000
12- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 41.125
13- John Hopkins – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 46.925
14- Lorenzo Lanzi – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 54.659
15- Brett McCormick – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 56.342
16- Alexander Lundh – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’09.730
17- Norino Brignola – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – + 1’43.679
Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)
da bike racing.it
Non prendono il via Niccolò Canepa (frattura in sei punti di tibia e perone della gamba destra, già sotto i ferri al St.Josef Krankenhaus Hospital di Adenau) e David Salom (brutta botta alla testa, fermato dai medici dell’Ospedale di Coblenza), scatta dalla pole per la prima volta in questa stagione e da 17 round a questa parte Max Biaggi affiancato in prima fila da Tom Sykes, Marco Melandri ed Eugene Laverty, aprono la seconda Jonathan Rea e Carlos Checa dove Leon Camier, costretto a scattare dal fondo dello schieramento per un problema tecnico occorso alla propria Suzuki GSX-R 1000. Condizioni climatiche ottimali allo spegnimento del semaforo con Biaggi autore di un eccelente spunto al via, leader alla prima curva, non alla seconda dove Sykes sfrutta una traiettoria migliora e si presenta in testa su Biaggi, Checa, Laverty, Melandri, Giugliano e Rea, non Michel Fabrizio incappato in un rovinoso high-side in piena “Mercedes Arena”. La corsa prosegue con Sykes che prova a scappare, Checa che pressa Biaggi, ma è Melandri con un doppio-sorpasso alla staccata della prima curva a proporsi come primo avversario del “Corsaro” lasciandosi alle spalle Laverty e Checa.
Proprio Melandri in questo momento è l’oggetto del contendere in merito ad una presunta partenza anticipata: secondo le immagini parrebbe di sì, in realtà non è transitato sopra la fotocellula collocata nella propria piazzola di partenza. Resta così in gara uno degli attesi protagonisti proprio quando, nel corso del terzo giro, salutano la compagnia Carlos Checa (al primo tornantino) e Jonathan Rea (alla “Dunlop-Kurve”). Il Campione del Mondo in carica riuscirà a ripartire seppur ultimo e staccatissimo dalla testa della classifica dove Max Biaggi, con il nuovo giro record in 1’55″267, raggiunge Sykes tirandosi dietro anche Melandri. Prosegue la bagarre per il primato, altrettanto tra le Aprilia RSV4 di Davies e Laverty per il quarto posto (deciso sorpasso alla celebre variante “Veedol”), niente da fare invece per Davide Giugliano che incappa in una scivolata nel tentativo di recuperare terreno dalla sesta piazza.
Superato 1/4 della distanza di gara, si registra un clamoroso colpo di scena: Melandri, terzo ed in difficoltà nel tentativo di resistere al passo insostenibile di Sykes e Biaggi, arriva lungo all’infinito tornantino “Dunlop-Kehre” e vola a terra. Gara conclusa al quinto giro per il ravennate, si “riapre” il campionato con Biaggi virtualmente ad 1 punto e 1/2 dalla vetta della classifica, Sykes leader della corsa a -17.5 da Melandri. Per il penta-Campione del Mondo la missione è chiara: vincere per portarsi a +6.5 in classifica, per questo ci prova subito nel corso del 7° giro su Sykes alla staccata del tornantino in fondo al rettilineo dei box, ma per il momento è costretto a desistere. Un proposito di sorpasso rimandato soltanto all’undicesimo giro quando il “Corsaro” ripete la manovra e, questa volta sì, riesce nell’intento di portarsi al comando. In men che non si dica Biaggi guadagna un discreto margine nei confronti di Sykes, ora con la gomma più morbida messa a disposizione della Pirelli (la “A”) costretto a difendersi dal ritorno delle altre due RSV4 di Laverty e Davies con un passo-gara addirittura 1″ più veloce.
Prevedibilmente il riaggancio arriva a 6 tornate dal termine con i due britannici (uno irlandese, l’altro gallese) con una semplicità estrema in grado di portarsi in seconda e terza posizione a completare un podio “virtuale” tutto Aprilia. Nel frattempo la regia indugia su Carlos Checa, ora 13esimo in rimonta dopo la scivolata lasciandosi alle spalle nell’ordine John Hopkins, Lorenzo Lanzi, Brett McCormick e la superstite Kawasaki Pedercini di Alexander Lundh. Con il podio ormai definito e Sykes quarto in solitaria, per il quinto posto Leon Camier, scattato dal fondo dello schieramento, sfrutta l’uscita di scena di Loris Baz, KO per un rovinoso volo all’ex “Valvoline-Kurve” salutando la compagnia a tre giri dal termine. Si va così verso l’epilogo finale con Max Biaggi che torna alla vittoria ed in testa al mondiale, Eugene Laverty è secondo a precedere Chaz Davies con Tom Sykes ed i rimontanti Leon Camier e Sylvain Guintoli a seguire. Tra gli italiani Lorenzo Zanetti è ottavo a precedere Ayrton Badovini, a punti Lorenzo Lanzi (14°), chiude 17° Norino Brignola mentre proprio all’ultima curva Checa sfiora il contatto con Berger ritrovandosi dodicesimo all’esposizione della bandiera a scacchi.
eni FIM Superbike World Championship 2012
Nurburgring, Classifica Gara 1
01- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 20 giri in 38’52.751
02- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 3.027
03- Chaz Davies – ParkinGO MTC Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 3.127
04- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 12.306
05- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 14.131
06- Sylvain Guintoli – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 19.523
07- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 27.017
08- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 33.116
09- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 34.937
10- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 39.132
11- Maxime Berger – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 41.000
12- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 41.125
13- John Hopkins – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 46.925
14- Lorenzo Lanzi – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 54.659
15- Brett McCormick – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 56.342
16- Alexander Lundh – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’09.730
17- Norino Brignola – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – + 1’43.679
Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)
da bike racing.it
sabato 8 settembre 2012
CHECA IN SECONDA FILA NELLE GARE DI DOMANI AL NURBURGRING
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venerdì 7 settembre 2012
Carlos non molla!
WSBK, Nurburgring: Checa stacca tutti nella Q1, Biaggi 6°, Melandri 12°
Fermando il cronometro sul tempo di 1′55.307, lo spagnolo Carlos Checa (Ducati Althea Racing) si è aggiudicato il primo turno di qualifiche della Superbike per il GP di Germania, dodicesimo appuntamento del mondiale 2012. Sul tracciato del Nurburgring, il campione del mondo è stato autore di un giro superlativo che gli ha permesso di avere la meglio sul compagno di squadra Davide Giugliano, secondo a +0.443, e su Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), terzo a +0.495.
Quarto tempo per Eugene Laverty (Aprilia Racing Team, +0.506) che ha preceduto Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport, +0.521), Max Biaggi (Aprilia Racing Team, +0.531) e a Jonathan Rea (Honda World Superbike Team, +0.584), tornati di nuovo in sella alla sua Honda CBR1000RR dopo il test con la RC213V di Stoner ad Aragon. I britannici Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki, +0.642) e Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing, +1.092) e l’italiano Lorenzo Zanetti (Ducati PATA Racing Team, +0.154) chiudono la Top 10.
Il leader della classifica Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) ha chiuso solo 12° alle spalle di Sylvain Guintoli, a +1.190 dal miglior tempo di Checa, seguito da Loris Baz(Kawasaki Racing) e dagli italiani Ayrton Badovini (14° a +1.717), Michel Fabrizio (15° a +1.770) e Niccolo Canepa (16° a +2.127). Lorenzo Lanzi ha chiuso il turno 22° con la 1098R del team Liberty Racing Effenbert ereditata da Jakub Smrz, mentre è 24° Norino Brignola con la BMW del team Grillini Progea Superbike.
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