Al via le
Aprilia partono a razzo con
Sykes al seguito.
Laverty si mette alla testa della corsa con il solo pilota inglese della
Kawasaki a separarlo da
Biaggi.
Melandri però non dorme e si posiziona subito dietro gli scarichi del romano.
Max è del tutto intenzionato a fare il bis, ma la troppa foga lo tradisce. In staccata il
Corsaro perde l’anteriore e finisce a terra, con la sua bella fidanzata
Eleonora Pedron che si dispera ai box. Sorridono invece in
BMW;
Marco ha l’occasione di resettare la situazione dopo la caduta di
Gara 1.
Biaggi tuttavia non si arrende e, aiutato dai commissari di gara, rimette in piedi l’
RSV4 e riparte. La gara per lui ora è difficilissima.
Melandri si trova davanti il solo
Sykes, con dietro Chaz
Davies a tenere alto il nome della
Casa di Noale. Come in altre occasioni,
Macho riesce a sbrigare la pratica
verdona senza troppa difficoltà, e si mette in fuga verso la riconquista del primo posto del mondiale piloti. In
BMW si pregustano la vittoria, ma non hanno fatto i conti con la buona stella di
Biaggi, più splendente che mai sul cielo di Germania.
Nello stesso punto in cui il
Corsaro era caduto,
Marco finisce a terra. Rimessosi in piedi, il ravennate si da pugni sulle gambe: sa di avere perso un’occasione enorme.
Mentre
Biaggi tenta una rimonta per riuscire a guadagnare più punti possibili su
Macho, la davanti nasce un nuovo eroe.
Davies si mette in testa il pensiero stupendo di portare lui
l’Aprilia al successo. Passa la
Kawa di
Sykes, ormai del tutto inefficiente in staccata, e si da alla fuga. Nel contempo un gruppetto formato da
Camier,
Laverty e
Rea si mettono alla caccia della
verdona, per il secondo posto.
Sykes viene sorpassato da questi tre, ma il loro tentativo di raggiungere
Davies è del tutto inutile. L’unica nota è che
Laverty mette dietro
Camier e fa sorridere l’
Aprilia che può festeggiare un’ottima doppietta, con il suo alfiere (
Biaggi) che riesce a trovare punti preziosi in una gara che sembrava più nera che mai.
realmoto.it
Gara-2
1. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 39'00.327
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39'03.349
3. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39'03.549
4. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39'06.032
5. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 39'07.631
6. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 39'07.868
7. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 39'15.036
8. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 39'20.109
9. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 39'20.252
10. Sylvain Guintoli (PATA Racing Team) Ducati 1098R 39'20.355
11. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 39'25.980
12. John Hopkins (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39'29.469
13. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39'29.906
14. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 39'36.417
15. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39'41.239
16. Lorenzo Lanzi (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 39'50.728
17. Norino Brignola (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 39'24.912
RT. Brett McCormick (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 30'18.544
RT. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 17'36.790
RT. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 15'34.320
RT. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 15'57.025
RT. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 12'11.662