Cronaca di Gara
Non prendono il via Niccolò Canepa (frattura in sei punti di tibia e perone della gamba destra, già sotto i ferri al St.Josef Krankenhaus Hospital di Adenau) e David Salom (brutta botta alla testa, fermato dai medici dell’Ospedale di Coblenza), scatta dalla pole per la prima volta in questa stagione e da 17 round a questa parte Max Biaggi affiancato in prima fila da Tom Sykes, Marco Melandri ed Eugene Laverty, aprono la seconda Jonathan Rea e Carlos Checa dove Leon Camier, costretto a scattare dal fondo dello schieramento per un problema tecnico occorso alla propria Suzuki GSX-R 1000. Condizioni climatiche ottimali allo spegnimento del semaforo con Biaggi autore di un eccelente spunto al via, leader alla prima curva, non alla seconda dove Sykes sfrutta una traiettoria migliora e si presenta in testa su Biaggi, Checa, Laverty, Melandri, Giugliano e Rea, non Michel Fabrizio incappato in un rovinoso high-side in piena “Mercedes Arena”. La corsa prosegue con Sykes che prova a scappare, Checa che pressa Biaggi, ma è Melandri con un doppio-sorpasso alla staccata della prima curva a proporsi come primo avversario del “Corsaro” lasciandosi alle spalle Laverty e Checa.
Proprio Melandri in questo momento è l’oggetto del contendere in merito ad una presunta partenza anticipata: secondo le immagini parrebbe di sì, in realtà non è transitato sopra la fotocellula collocata nella propria piazzola di partenza. Resta così in gara uno degli attesi protagonisti proprio quando, nel corso del terzo giro, salutano la compagnia Carlos Checa (al primo tornantino) e Jonathan Rea (alla “Dunlop-Kurve”). Il Campione del Mondo in carica riuscirà a ripartire seppur ultimo e staccatissimo dalla testa della classifica dove Max Biaggi, con il nuovo giro record in 1’55″267, raggiunge Sykes tirandosi dietro anche Melandri. Prosegue la bagarre per il primato, altrettanto tra le Aprilia RSV4 di Davies e Laverty per il quarto posto (deciso sorpasso alla celebre variante “Veedol”), niente da fare invece per Davide Giugliano che incappa in una scivolata nel tentativo di recuperare terreno dalla sesta piazza.
Superato 1/4 della distanza di gara, si registra un clamoroso colpo di scena: Melandri, terzo ed in difficoltà nel tentativo di resistere al passo insostenibile di Sykes e Biaggi, arriva lungo all’infinito tornantino “Dunlop-Kehre” e vola a terra. Gara conclusa al quinto giro per il ravennate, si “riapre” il campionato con Biaggi virtualmente ad 1 punto e 1/2 dalla vetta della classifica, Sykes leader della corsa a -17.5 da Melandri. Per il penta-Campione del Mondo la missione è chiara: vincere per portarsi a +6.5 in classifica, per questo ci prova subito nel corso del 7° giro su Sykes alla staccata del tornantino in fondo al rettilineo dei box, ma per il momento è costretto a desistere. Un proposito di sorpasso rimandato soltanto all’undicesimo giro quando il “Corsaro” ripete la manovra e, questa volta sì, riesce nell’intento di portarsi al comando. In men che non si dica Biaggi guadagna un discreto margine nei confronti di Sykes, ora con la gomma più morbida messa a disposizione della Pirelli (la “A”) costretto a difendersi dal ritorno delle altre due RSV4 di Laverty e Davies con un passo-gara addirittura 1″ più veloce.
Prevedibilmente il riaggancio arriva a 6 tornate dal termine con i due britannici (uno irlandese, l’altro gallese) con una semplicità estrema in grado di portarsi in seconda e terza posizione a completare un podio “virtuale” tutto Aprilia. Nel frattempo la regia indugia su Carlos Checa, ora 13esimo in rimonta dopo la scivolata lasciandosi alle spalle nell’ordine John Hopkins, Lorenzo Lanzi, Brett McCormick e la superstite Kawasaki Pedercini di Alexander Lundh. Con il podio ormai definito e Sykes quarto in solitaria, per il quinto posto Leon Camier, scattato dal fondo dello schieramento, sfrutta l’uscita di scena di Loris Baz, KO per un rovinoso volo all’ex “Valvoline-Kurve” salutando la compagnia a tre giri dal termine. Si va così verso l’epilogo finale con Max Biaggi che torna alla vittoria ed in testa al mondiale, Eugene Laverty è secondo a precedere Chaz Davies con Tom Sykes ed i rimontanti Leon Camier e Sylvain Guintoli a seguire. Tra gli italiani Lorenzo Zanetti è ottavo a precedere Ayrton Badovini, a punti Lorenzo Lanzi (14°), chiude 17° Norino Brignola mentre proprio all’ultima curva Checa sfiora il contatto con Berger ritrovandosi dodicesimo all’esposizione della bandiera a scacchi.
eni FIM Superbike World Championship 2012
Nurburgring, Classifica Gara 1
01- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 20 giri in 38’52.751
02- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 3.027
03- Chaz Davies – ParkinGO MTC Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 3.127
04- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 12.306
05- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 14.131
06- Sylvain Guintoli – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 19.523
07- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 27.017
08- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 33.116
09- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 34.937
10- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 39.132
11- Maxime Berger – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 41.000
12- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 41.125
13- John Hopkins – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 46.925
14- Lorenzo Lanzi – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 54.659
15- Brett McCormick – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 56.342
16- Alexander Lundh – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’09.730
17- Norino Brignola – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – + 1’43.679
Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)
da bike racing.it
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